Per i maremmani, vicini e lontani. Per gli innamorati della Maremma. E’ pur sempre Pasqua.
Scrivo per fare gli auguri di Pasqua a tutti i maremmani di ogni giorno; a tutti i maremmani che sono lontani per lavoro, per studio o per scelta di vita; a tutti quelli che verranno qua durante la stagione estiva perché innamorati dei nostri paesaggi.
È una Pasqua diversa dalle altre, nella nostra Maremma e ovunque, è inutile fingere. La terribile emergenza sanitaria ha sconvolto l’Italia e molti altri Paesi in tutto il mondo: stiamo ancora ricordando le tante vittime, ogni giorno. Troppe. Persone comuni, personale sanitario, affetti. Persone, non numeri.
Abbiamo dovuto cambiare il nostro vivere, le nostre abitudini. Stiamo lavorando con tante paure o siamo fermi con la paura di non lavorare ancora per molto tempo. Quel lavoro che ci dà dignità. Quel lavoro che è pane per molti, qualche soddisfazione in più per altri, ma pur sempre dignità.
Abbiamo tutti paura dell’oggi e del domani, non neghiamolo. Ma dobbiamo accompagnare questa paura con la speranza, che chiamiamo Fede per chi crede.
Senza speranza, cosa ci rimane?
Dobbiamo avere speranza per le nostre famiglie, per i nostri figli che cerchiamo di proteggere, per noi stessi. La speranza che l’emergenza finisca presto e che la situazione migliori: quella speranza che presto ci darà il coraggio per rimboccarci le maniche come abbiamo sempre fatto nella nostra aspra e bella terra.
E così, quando domattina ci sveglieremo, nella nostra Pasqua -di fede per alcuni, di abitudini per altri, di indifferenza per altri ancora-…spero che ognuno di noi possa per un attimo mettere da parte la paura e non essere indifferente al pensiero della Pasqua, del Cristo uomo che ha provato la paura più grande, quella della sofferenza e della morte, sulla Croce. Ma che poi è risorto, per mandarci il suo messaggio di speranza proprio sulla morte.
E così, arriviamo a questa Santa Pasqua del 2020.
In tanti nel mondo purtroppo trascorreranno questo giorno con la paura dentro un ospedale. In tanti avranno perso i loro cari e avranno la tristezza nel cuore.
E ci saranno anche tante famiglie, nella propria abitazione, al sicuro ma tra mille pensieri.
Spero che nelle mura delle nostre case di Maremma, vicino al mare, in pianura o nelle verdi colline dolci o dure, sotto il bel sole di questi giorni, o dovunque siamo ma sempre nel ricordo della nostra terra natale,… Spero che riusciremo a ricevere la nostra benedizione di speranza!
La Santa Pasqua in Maremma.
Per Porto S. Stefano da dove scrivo era la processione di Pasqua tra le vie del paese; per tutti erano gli auguri per strada, un pranzo tra parenti, un riposo nella quiete tra amici.
Quest’anno il nostro fare comunità dovrà avvenire con il pensiero, tra le mura domestiche, nel ricordo di una gioia passata che dobbiamo alimentare nei nostri cuori.
E così, con la speranza e il pensiero comune dello stare insieme, anche se chiusi nelle nostre case sarà ugualmente Pasqua.
Quando guarderemo il Cielo azzurro, gli alberi o i colori del paesaggio,… Quando guarderemo all’interno delle nostre stanze,… Quando guarderemo negli occhi di chi è con noi, se non siamo soli, …Quando guarderemo ai ricordi ma anche ai sogni che ancora abbiamo,… sarà sempre Pasqua. E dev’essere Pasqua anche per chi si sente immerso nella solitudine, perché è la speranza che deve vincere.
Auguri a tutti: ai Maremmani delle meravigliose Isole, della poetica Costa d’Argento e dei borghi dell’Entroterra immersi nella natura. E auguri a chi è lontano ma vicino con il cuore.
…E che gli Auguri dalla nostra Maremma, terra di storia, di arte, di santi, e di natura, possano andare, sinceri, lontano e raggiungere luoghi e persone a noi care, nello spazio e nel tempo.
È una Pasqua diversa, ma è pur sempre Pasqua!
Suoneranno le campane, per qualche minuto, ma suoneranno a festa.
Come sempre, spero in questi giorni di tenerti compagnia con paginecuriose.it (clicca qui).
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