La Festa dei Lavoratori è molto sentita in Italia e in tanti altri Paesi del mondo.
Perché proprio il 1° Maggio è la Festa dei Lavoratori? Quali sono le origini? Diamo qualche veloce cenno sulle origini della Festa, molto sentita sia da chi lavora sia da chi sta avendo difficoltà di impiego, spostandosi così verso il termine più ampio: “Festa del Lavoro“.
Sì, perché con questa festa si ricordano i Diritti dei lavoratori ottenuti dopo decenni di rivendicazioni, manifestazioni, scioperi, scontri, morti.
Diritti che oggi diamo per scontati, ma che invece sono il frutto di anni di lotte di uomini, donne, sindacati.
In foto di copertina ho proposto un parziale del famoso dipinto del 1901 “Il quarto stato” del pittore italiano Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Perché il 1° Maggio è la Festa dei Lavoratori?
Le origini partono dalle rivendicazioni di operai americani per la riduzione oraria della giornata lavorativa, durante la Rivoluzione Industriale della seconda metà dell’Ottocento.
Nel 1866 a Chicago, in Illinois, fu approvata la prima legge sulla riduzione della giornata lavorativa a 8 ore. La legge entrò in vigore l’anno seguente, il giorno 1 Maggio 1867.
Negli anni a seguire, la conquista si allargò in altri Stati degli USA, ma in maniera molto lenta, frutto di manifestazioni e proteste.
Il 1° Maggio 1886 fu scelto da una Federazione dei lavoratori negli Stati Uniti come ultimo giorno per estendere su tutto il territorio nazionale la giornata lavorativa a 8 ore, pena uno sciopero generale a oltranza.
In quel famoso 1° Maggio del 1886, anche Chicago partecipò allo sciopero generale. La polizia che intervenne per reprimere la folla, uccise due manifestanti. La conseguenza fu che nei giorni seguenti vennero organizzate numerose manifestazioni anche ad opera di anarchici, che culminarono in violenti scontri e un grave attentato che provocò l’uccisione di alcuni poliziotti, con successivi spari sulla folla di manifestanti. Il gravissimo episodio, in cui persero la vita poliziotti e manifestanti, per il quale ancora oggi non è chiaro il numero totale delle vittime, è conosciuto come il massacro di Haymarket.
Nel mese di Agosto di quello stesso anno arrivarono le sentenze di condanna a morte per anarchici, alcune delle quali furono eseguite nel mese di Novembre a Chicago con l’impiccagione.
Da allora la data del 1 Maggio si è sempre più diffusa nel mondo come giorno simbolo dei Diritti dei Lavoratori.
E in Europa?
Nel Congresso Internazionale di Parigi del 1889, con la Seconda Internazionale dei Lavoratori, fu scelta la data del 1 Maggio come Festa Internazionale dei Lavoratori. Da allora, la festa fu adottata in molti Paesi del mondo.
In Italia?
In Italia la Festa dei Lavoratori venne ratificata due anni dopo quel famoso Congresso di Parigi. Per vedere istituite le 8 ore come giornata lavorativa, bisognerà invece attendere un Regio Decreto del 1923.
Nel 1924, durante il periodo fascista, la Festa dei Lavoratori fu anticipata al 21 Aprile, ricorrenza del Natale di Roma (fondazione della città).
La Festa dei Lavoratori o Festa del Lavoro fu ripristinata nel dopoguerra al 1 Maggio nel 1947.
A me piacerebbe che fosse chiamata: Festa dei Diritti sul Lavoro, in quanto purtroppo non sempre tutti possono trovarsi nella condizione di lavoratori occupati. Senza dimenticare che, in molti settori lavorativi, purtroppo c’è tanto ancora da fare.
La ricorrenza religiosa.
Il 1 Maggio 1955 Papa Pio XII istituisce la Festa di S. Giuseppe Lavoratore, o S. Giuseppe Artigiano come la conoscono in molti, dopo che già esisteva la giornata a lui dedicata il 13 Aprile (in cui ad oggi S. Giuseppe viene ricordato come padre di Gesù). Unico Santo ricordato ufficialmente in due giorni diversi.
La ricorrenza fu istituita non per contrapporsi alla festa laica, o socialista secondo molti, ma per dare anche una connotazione religiosa alla Giornata dei Lavoratori. Molte persone infatti nella Fede trovano anche speranza di lavoro, speranza di condizioni di vita migliori, …speranza.
L’importante è che il 1 Maggio sia la Festa del Lavoro, in cui si ricordano i Diritti acquisiti, in cui si dà valore a queste conquiste fondamentali cercando di incrementarle per tutti i lavoratori.
…Un festa dei Diritti del Lavoro per tutti, indipendentemente dalla eventuale appartenenza politica. Ed essendo Festa del Lavoro, vista in quest’ottica è una ricorrenza per chi lavora e per chi è alla ricerca un lavoro, perché è una festa dei Diritti per tutti.
Come tutte le feste nazionali o mondiali, questa data deve unire, non dividere.
Dal mondo.
Da quella famosa data del 1 Maggio 1867 per la Legge sulle 8 ore lavorative dell’Illinois e poi del 1 Maggio 1886 con lo sciopero generale negli USA, la Festa dei Lavoratori e del Lavoro si è diffusa in moltissimi Paesi del Mondo, da Cuba alla Russia e alla Cina, passando per molti Stati Europei, compresa la nostra Italia. In alcuni Stati viene ricordata anche se non è festa nazionale, in altri viene festeggiata in altra data oppure chiamata solo Festa del Lavoro. Altri ancora la ricordano col nome di Festa delle 8 ore.
Curiosità : negli Usa, da dove è partito tutto, il 1° Maggio non è festa nazionale. Negli USA hanno il Labour Day (Festa del Lavoro), ed è il primo lunedì di Settembre.
Concludiamo: il Lavoro, un diritto/dovere di tutti, deve essere dignità per tutti. Questa è la nostra speranza di un futuro migliore.
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Buona lettura con paginecuriose.it.
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