Da dove derivano i nomi dei venti? Cos’è la Rosa dei venti? Perché ci sono i venti?
Sono queste alcune semplici domande che facilmente si possono ascoltare tra i turisti che arrivano in un posto di mare, incuriositi dal mattonellato sul Moletto di Porto S. Stefano, dal Vecchio Mulino sulla Laguna di Orbetello (in foto di copertina, con l’Argentario sullo sfondo), da un dipinto, un dialogo tra marinai o una discussione tra velisti.
Vediamo insieme qualche curiosità, rispondendo a queste domande sui venti in maniera semplice, senza troppo addentrarci in spiegazioni scientifiche di meteorologia che richiederebbero intere pagine.
In questo breve articolo cercherò soprattutto di spiegarti il metodo per farti ricordare i nomi dei venti variabili principali.
Sicuramente a scuola, per strada, su un disegno, su una maglietta o su un portachiavi avrai sicuramente visto la Rosa dei venti. Te ne propongo una qua sotto disegnata da me, con i colori di paginecuriose.it .
La Rosa dei venti, in pratica, è la rappresentazione grafica della provenienza dei venti in base ai punti cardinali. Nord (N) a 0°, Est (E) a 90°, Sud (S) a 180° e Ovest (W) a 270° sono i 4 punti cardinali principali (che formano 4 quadranti). Poi riporto i punti intermedi Nord Est (NE), Sud Est (SE), Sud Ovest (SW), Nord Ovest (NW), distanti 45° dai punti cardinali principali, che vanno a formare i Venti. Inoltre, nel mio disegno riporto anche le direzioni dei mezzi venti, creando la Rosa dei venti a 16 punte distanti tra loro 22° 30′. Adesso non ti mettere a misurare il mio disegno con il goniometro perché l’ho fatto quasi a mano, per dimostrare che è più semplice di quanto si pensi.
Esistono anche la Rosa dei Venti a 32 punte, 64, 128, ma non mi sembrava il caso di rappresentarle. Stiamo solamente facendo due chiacchiere…
Ora mi dirai che è impossibile impararsi i nomi dei venti a memoria e che solo i vecchi marinai e i giovani studenti possono evitare brutte figure guardando il vento sul mare.
Non è così. Ti insegnerò il facile metodo per ricordarsi i nomi dei venti principali riportati sulla Rosa dei venti.
I nomi dei venti sono stati dati considerando il Mar Ionio (per intenderci: il mare compreso tra le coste di Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Grecia). Sì, proprio il Mar Ionio, così caro agli antichi Greci e a tutti i naviganti del Mediterraneo.
Puntualizzo una cosa che ho scritto prima, perché è fondamentale: la Rosa dei Venti indica la provenienza dei venti, cioè LA DIREZIONE DA CUI ARRIVA IL VENTO (NON DOVE VA !!).
Un vento direzione NE (Grecale) vuol dire che viene da Nord Est (e non che ci sta andando). Non dimenticarlo, per non fare confusione. E non confondere le punte della Rosa dei Venti con le frecce dei venti nelle Previsioni del Tempo, che al contrario stanno invece ad indicare verso dove sta soffiando il vento.
Come imparare i nomi dei venti dal Mar Ionio.
Sei nel Mar Ionio (vedi sotto). Ti ho segnato i punti in cui dei guardare per vedere le direzioni di riferimento dei nomi. Adesso impareremo gli 8 nomi principali che ti ho riportato nella Rosa dei Venti.
A Nord si “guarda” in direzione dei monti: da qui il nome Tramontana (Oltre i monti). Il vento che PROVIENE da Nord si chiama Tramontana. Alcune fonti parlano delle Alpi; altre, considerando invece l’Isola di Malta come riferimento, parlano dei Balcani.
Verso Nord Est si trova la Grecia: da qui il nome Grecale per il vento che PROVIENE da questa direzione.
Da Est proviene il vento Levante, ossia dalla direzione dove “si leva” (sorge) il sole.
Verso Sud Est c’è la Siria: da qui il nome Scirocco.
Il Vento da Sud è il Mezzogiorno (o Ostro, dalla direzione dell’Emisfero Australe).
Verso Sud Ovest c’è la Libia: da qui il nome Libeccio.
Ad Ovest tramonta -cioè si “pone”- il sole: da qui il nome Ponente al vento che proviene da questa direzione, opposto al Levante.
A Nord Ovest c’è la direzione di Roma, Magistris: da qui appunto il nome Maestrale.
Ricorda ancora: la Rosa dei Venti indica la direzione di provenienza del vento! Esempio: la Tramontana proviene da Nord (Oltre i monti) e va verso Sud.
Se pensi alle direzioni dal Mar Ionio e ai riferimenti che ti ho appena dato, non puoi più sbagliare.
Ti consiglio di leggere il mio articolo: “Cosa indica la stella polare? Gli antichi Greci ne avevano un’altra?” (clicca qui). Ti servirà per poterti orientare guardando un bel cielo stellato.
I venti di cui ti ho parlato sono venti Variabili, cioè variano in uno stesso giorno a seconda delle zone. Sulle nostre coste quante volte vedi spuntare il Maestrale verso sera? E quante volte vedi “girare” il vento durante la giornata? Capita.
Poi ci sono i venti Periodici, come le tipiche Brezze delle nostre zone dovute a differenze di temperatura locali, o come i Monsoni (tipici venti periodici della fascia tropicale nelle zone asiatiche). Ti invito a leggere “Brezza di mare e brezza di terra” (clicca qui).
Infine ci sono i venti Costanti, quelli che in una zona soffiano tutto l’anno nella stessa direzione: Alisei e Controalisei. E qui si aprirebbe un altro capitolo.
Ma adesso andiamo all’ultima domanda. Ma cosa sono i venti, o meglio, perché ci sono?
I venti sono spostamenti orizzontali dell’aria, dovuti a differenze di pressione atmosferica tra varie regioni della Terra.
Perché le zone della Terra hanno pressioni diverse? Perché la Terra è (quasi) una sfera che gira attorno ad un proprio asse di rotazione e quindi il Pianeta non si riscalda in modo uniforme, ma si riscalda diversamente nelle varie zone.
Per farla breve, l’aria si sposta da zone a pressione maggiore (Alta Pressione) verso zone a pressione minore (Bassa Pressione). Ma di questo ne parlo, in parte, in un altro articolo su “Cos’è la Pressione Atmosferica?“(clicca qui).
Altre curiosità.
Come si misura il vento?
La velocità del vento si misura in metri al secondo oppure in Km/h. In mare però si misura in Nodi. Ti invito a leggere il mio articolo: “Differenza tra Km/h e Nodi” (clicca qui).
Per vedere la direzione ed anche l’intensità del vento sono molto usate le maniche a vento (vedi foto sotto), un anemoscopio che sicuramente avrai notato negli aeroporti.
Per misurare la velocità del vento invece avrai sicuramente visto stazioni meteo (vedi foto sotto) con moderni anemometri a coppe insieme a quelli a banderuola.
L’antica “banderuola” l’avrai già notata nella postazione dell’Ammiraglio che sparava i colpi di cannone nel film di Mary Poppins, assieme all’asticella con le direzioni.
Ma senza strumentazione, come fai a capire la direzione del vento?
Puoi osservare le onde, una bandiera, le chiome degli alberi,… Tieni però presente che anche la conformazione del territorio incide sul vento che percepisci.
Ma i nostri sogni quale vento li porta via, lontano?
Chissà.
Speriamo però che arrivino dove debbano arrivare.
IMPORTANTE!!!! Sei appassionato di mare? Allora non puoi perderti queste curiosità:
– il mio articolo sulla misteriosa isola di Atlantide vicino all’Argentario? (clicca qui);
– la mia serie di scritti che parlano delle incursioni del famoso pirata Barbarossa nel Mar Tirreno, come la storia della bellissima giovane di Siena rapita in Maremma dal famoso pirata e condotta a Costantinopoli:
“La bella Marsilia, dalla Maremma al Sultano” (clicca qui); oppure
“Bartolomeo Peretti: Ammiraglio di Talamone contro il pirata Barbarossa (clicca qui);
“Porto Ercole: la Notte dei pirati e il Barbarossa” (clicca qui);
“Perché Porto S. Stefano è recente: la verità dimenticata” (clicca qui).
Spero che questo articolo possa esserti stato utile. Ti segnalo l’intera categoria Curiosità e Consigli-NAUTICA (clicca qui), in cui troverai moltissime altre curiosità sul mare, come ad esempio:
“Tipi di barche a vela” (clicca qui);
“Babordo e Tribordo: cosa significano?” (clicca qui).
Buona lettura con paginecuriose.it .
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