Pirandello, nel dramma “Il Piacere dell’Onestà”, ci dice: “è molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto, galantuomini si dev’essere sempre”.
Ti ho già parlato di questa frase nel mio precedente articolo: Porta itineris dicitur longissima esse” (clicca qui). Perché voglio ritornarci sopra?
La risposta è semplice. Voglio riparlarne perché la considero uno dei punti fondamentali per uno stile di vita sereno, in pace con se stesso e con gli altri. Concetto toccato da Tolstoj nel capolavoro Guerra e Pace, in cui considera che un uomo è sicuro di sé solamente quando si trova nel giusto.
Ma è così importante essere sereni? O è meglio una felicità improvvisa e meno duratura dell’eroe?
E allora discutiamo sulla frase di Pirandello: “è molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto, galantuomini si dev’essere sempre”.
Prendiamola come spunto per fare un po’ di life-coaching.
Eroe o galantuomo?
Perché è più facile essere eroe? La società moderna ci propone solamente eroi. A compiere un gesto sporadico ci vuole un bel coraggio. Questo è vero, e non è da tutti.
Ma negli altri giorni? Come si comporta l’eroe?
Mantenere un tipo di comportamento corretto, aiutare gli altri, essere da esempio in famiglia,…sono tutti esempi di una costanza che è veramente difficile da mantenere ogni giorno, forse -come dice Pirandello- più dell’atto singolo di un eroe. Perché la costanza è molto faticosa. Sì, proprio così.
Purtroppo la società moderna adesso ci propone solamente un certo tipo di eroe.
Tutto deve ruotare attorno alla tua persona. Non c’è posto per gli altri. Non c’è spazio per donare qualcosa agli altri. I modelli della Società che tutti i giorni imperversano sullo schermo o sui giornali raffigurano persone belle, ricche, affermate,…gli eroi moderni.
Hai fatto 30 goal nel campionato? Hai vinto alla lotteria? Hai vinto un concorso di moda? Non ci trovo, personalmente, niente di male. Quello che trovo sbagliato è il non dare lo stesso spazio a qualche galantuomo: ad un medico che ogni giorno salva vite umane, ad un infermiere volontario nelle zone di guerra, ad un giornalista che per raccontarci la verità rischia la vita, ad un imprenditore che assume e fa lavorare con dignità i suoi operai, ad un operaio che si alza tutte le mattine alle 4 per raggiungere il suo posto di lavoro. Ovviamente parlo di uomini e di donne: l’antico termine maschile “galantuomo” lo uso per intendere un certo tipo di comportamento.
Oggi conta più l’io che il noi. Perché in Italia si parla sempre di calo nascite con i dati tra i più allarmanti d’Europa? La prima causa del perché le coppie che possono fare i figli ne fanno meno o non ne vogliono affatto è sicuramente la crisi economica. A ruota però segue il cambio di mentalità, che porta a non volersi privare di niente fino all’età matura, a pensare solamente a se stessi come centro del mondo. E allora perché privarsi del sonno, delle cene al ristorante, della bellezza, degli amici? Conta solo l’io.
E perché leggere un bel libro quando posso postare 100 foto al giorno in meno tempo e farmi vedere da tutto il mondo? La mia risposta sarebbe di postare 10 foto e di leggere qualche pagina, ogni giorno: una cosa non esclude l’altra. Se no non starei a scrivere su questo blog, oltre che a leggere. Le foto ci rendono felici e ben vengano. La lettura ci rende liberi ed è un investimento a lungo termine.
Eroe o galantuomo?
Sì, essere galantuomo è difficile, perché essere costanti nella correttezza è difficile. Ma essere corretti, gentili con gli altri, buone persone all’interno della famiglia e nel lavoro, ci rende più sereni dentro. E la serenità fa stare bene, perché ci fa accorgere del presente. Il presente è a portata di mano, davanti agli occhi e al cuore. Lo hai visto, nella foto di copertina, che bel blu intenso nel mare di Porto S. Stefano, con la Maremma sullo sfondo?
Lo so, è difficile, ma almeno proviamoci anche nel nostro piccolo. I risultati si sentiranno. La serenità fa afferrare il presente.
Viva i galantuomini o almeno chi prova ad esserlo. Un bel “buongiorno” con sorriso ogni mattina fa più effetto degli auguri di compleanno, perché di mattine ce ne sono 365 all’anno, di compleanni ce n’è uno e per fortuna adesso i compleanni ce li ricorda Facebook.
Prova a dare qualche Buongiorno in più, vedrai che ne riceverai diversi. Cerca di ritagliarti più tempo per la famiglia, arriveranno più sorrisi. Impegnati ad essere corretto nel lavoro, ti sentirai migliore.
Mantenere la costanza è difficile, per questo essere galantuomini e più difficile che essere eroi, sono d’accordo con Pirandello. Per me il galantuomo è l’eroe di ogni giorno.
E concludo con una curiosità che ho letto oggi, che si riaggancia al mio discorso sulla difficoltà di essere costanti: il motto della bellissima nave “Amerigo Vespucci” , nave scuola degli ufficiali della Marina Militare Italiana. Il motto, ufficializzato nel 1978, è: “Non chi comincia ma quel che persevera”.
Ovviamente, aspetto il tuo commento, perché in questo articolo non c’è la verità ma il mio pensiero, come sempre. Cerco solamente di dare qualche consiglio sul vivere meglio e a pieno, come negli altri articoli di life-coaching che ho scritto finora. Perché il tempo scorre ugualmente, anche se siamo di corsa, arrabbiati, o indolenti. E allora, cerchiamo di migliorare!
Buona lettura con gli altri articoli di paginecuriose.it (clicca qui) e della sezione COACHING (clicca qui).
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