Hay-onWye, una cittadina del Galles con poco più di 1800 abitanti, è conosciuta in tutto il mondo come “La città del libro”.
Avendone sentito parlare da amici, mi sono subito incuriosito e sono andato a fare delle ricerche, come ho fatto tempo fa scrivendo il mio articolo sul paese francese di Bècherel (clicca qui).
Sai perché Hay-on-Wye viene definita “La città del libro”?
Perché con 1800 abitanti conta oltre 40 librerie (la maggior parte delle quali vende libri usati) che di solito sono specializzate in un settore specifico (ragazzi, poesie, ecc).
Ad Hay-on-Wye potrai trovare anche numerose librerie a cielo aperto, le Honesty Book Shop, dove si possono prendere libri usati lasciando in un barattolo rosso il pagamento in sterline.
Dal 1988, nella famosa cittadina del Galles si tiene il Festival Letterario patrocinato dal quotidiano The Guardian. Tra la fine di Maggio e gli inizi di Giugno, ogni anno vi arrivano quindi migliaia e migliaia di visitatori da tutto il mondo e spesso anche ospiti illustri. Si ricorda nel 2002 la presenza di Bill Clinton, che definì l’evento come Woodstock of mind.
Ma Hay-on-Wye non è solamente libri. Si possono trovare Pub, negozi d’antiquariato, il conosciutissimo mercato del giovedì con cibi e prodotti tipici, abbigliamento ecc. Famoso è inoltre il trenino a vapore che conduce attraverso le bellezze naturalistiche delle vicinanze.
Sì, perché Hay-on-Wye è un villaggio medievale che si trova in un territorio conosciuto per le sue bellezze paesaggistiche. Si trova infatti in Galles nella contea di Powys, sul fiume Wye, vicino al Brecon Beacon National Park (parco della catena montuosa da cui prende il nome), al confine con la contea di Herefordshire (territorio inglese).
Per arrivarci, si può far scalo a Cardiff (dal quale dista circa un’ora e mezza di macchina) o nei principali aeroporti inglesi (ad esempio da Londra dista circa 5 ore in auto).
Ma perché questa cittadina è così legata ai libri? Adesso raccontiamo un po’ di storia e un aneddoto.
Nel 1961 Richard Booth aprì, nella vecchia stazione dei pompieri, una libreria di libri usati. Dagli anni ’70 aprirono di seguito molte altre librerie, con un impulso letterario notevole tanto da far conoscere la cittadina del Galles come Book Town.
Ma la vera svolta ci fu il 1 Aprile del 1977, quando Richard Booth proclamò Hay-on-Wye “Principato Autonomo”, autonominandosi Re del Principato. Fu una trovata mediatica incredibile, portando la piccola cittadina alla fama mondiale. La fortezza divenne una libreria e i suoi sudditi continuarono ad aprirne altre e altre ancora. Così adesso siamo arrivati ad oltre 40 !
E nel nostro Paese? Ti ricordo il mio articolo “Le 8 curiosità sulla lettura in Italia” (clicca qui).
Quanto sarebbe bello in Italia avere uno slancio culturale così elevato nei nostri borghi, che invece vedono lottare i propri librai e i propri cittadini che volessero diventarlo (io ad esempio) con spese elevate, tasse e burocrazia.
Ma continuiamo a sognare, a volte i sogni si realizzano. Senza i sogni, come farebbe la nostra mente a volare via dalle difficoltà di ogni giorno?
Ti invito a seguire la sezione Libri del blog (clicca qui), con Big e Autori Locali, tra cui il mio primo romanzo “La brezza che sorrise alle stelle” (clicca qui per l’articolo).
Ti ringrazio, come ho scritto nel mio articolo di ieri “Grazie mille da paginecuriose.it” (clicca qui).
Buona lettura!
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