Siamo a Porto S. Stefano, d’estate, su una di quelle panchine in riva al mare. Seduti, dei santostefanesi: un bambino con la sua mamma e un vecchio, lontano parente della donna. Il bambino sta piangendo. Allora il vecchio gli parla.

Perché piangi?
Perché volevo andare al cinema ma non mi ci portano. Oggi babbo e mamma hanno da fare e babbo da lavoro rientra per cena, non ce la facciamo ad arrivare ad Orbetello in tempo per il film. Ha detto babbo che la prima sera che torna a casa presto ci andiamo.
Mi dispiace, ma non c’è bisogno di piangere, ci andrai un altro giorno.
Ci tenevo tanto, davano un cartone. A te da piccolo non piaceva andare al cinema? Il tuo babbo faceva in tempo a portartici?
Da piccolo non avevamo molti soldi per il cinema. Comunque a volte ci andavo. Sai, avevamo il cinema qua in paese…
Davvero? Qui a Porto S. Stefano c’era un cinema?
Sì, proprio così.
Se ci fosse stato adesso, babbo stasera mi ci avrebbe portato!
Dai, non piangere per una sciocchezza. Orbetello è vicino, vedrai che la prima sera che il tuo babbo torna a casa presto, sono sicuro che prende la macchina e ti ci porta.
Eh sì, hai ragione. Se tu avevi il cinema qui, non ci andavi mai a Orbetello con la macchina?
Quando ero piccolo io, non c’erano molte auto. In paese non se ne vedevano. A Orbetello ci si andava col treno.
Ma che dici, col treno? Qua c’era la ferrovia?
Sì, c’è stata la ferrovia fino ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ci sono stato diverse volte sul Trenino. Partiva dal Piazzale del Valle e arrivava a Orbetello. Passava per i Fori.
I Fori? Io pensavo li avessero fatti adesso per far passare le Navette dell’estate per andare al mare.
No, le gallerie le hanno scavate più di un secolo fa.
Avevate il treno, non ci posso credere. Quando vado in biblioteca, cerco se c’è qualche libro che ne parla! Il fatto è che è piccola, non ci sono molti libri. A me piacciono i libri.
Pensa che fino ad una ventina d’anni fa noi santostefanesi avevamo una biblioteca comunale molto grande, di fronte al lungomare. Ci andava mio nipote a studiare. Era così felice di studiare o leggere in biblioteca: diceva che dalle vetrate si vedeva il mare.
Che bella che dev’essere stata! Anche a me piace tanto il mare. L’anno scorso mi hanno portato a vedere i fuochi d’artificio di notte al Giglio. Che belli! A te piacciono i fuochi d’artificio?
Certo. Pensa che anche al mio nipotino, sempre una ventina di anni fa, piacevano tanto. Qua li facevano due volte ad Agosto, una per il Santo Patrono e l’altra il 16 d’Agosto, il giorno dopo la festa dell’Assunta e il Palio Marinaro.
Due volte? Ma sei sicuro?
Sì, in quegli anni sì.
Che belli che devono essere stati.
Bellissimi. Partivano o da mare, o dalla Fortezza, a volte dalla Piazza… I miei preferiti erano quelli in mare. Questo mare mi porta tanti ricordi.
Anche a me il mare piace tanto. Lo scorso mese ho visto una bellissima Galleria d’Arte dove c’erano quadri, libri, strumenti, carte nautiche,…piatti,…tutto di mare… Ho detto a babbo e mamma se prima della scuola mi ci riportano.
Sì, ma sbrigati ad andare a vederla, perché ha messo tutto in vendita a prezzi molto scontati, dai cartelloni pubblicitari sembrava dovesse chiudere.
Come? Chiuderà?
No, mi hanno detto che non chiuderà, per fortuna. Si trasformerà in un club per tutti gli appassionati di mare.
Eh ma comunque qua avevate più cosa prima di adesso. Ma uffa. Me ne vado, arrivederci.
Dai, non ti arrabbiare, mi dispiace.
Vabbè, non importa. Mamma, torniamo a casa, così aspettiamo babbo che torna da lavoro. Babbo lavora fuori, dice che qua non c’è molto lavoro, non ci sono grosse aziende, fabbriche, quelle cose lì insomma, con tanti operai.
Ha ragione. So che un secolo fa, tu pensa, noi santostefanesi avevamo in paese uno stabilimento per il confezionamento di sardine e uno di biscotti. Ma prima ce n’erano anche altri qua vicino.
Fabbriche in paese? Ma quanto era grande questo paese?
Ma, non so un secolo fa, non ero nato… forse era grande nemmeno la metà di adesso.
Mamma, hai sentito. Il prossimo mese, che andiamo in vacanza in Corsica, ci fermiamo là.
Perché?
Perché è più grande. Ma non per sempre. Giusto un mese, dai. A me piace questo posto. E sai che per andare in Corsica bisogna andare a Piombino o a Livorno?
Sì lo so. Pensa che alla fine degli anni ’80 qua l’estate abbiamo avuto anche due traghetti per la Corsica?
In porto. E c’entravano?
Certamente. Pensa che quasi tutto il porto era pieno di paranze, dove lavoravano moltissimi santostefanesi; poi avevamo i traghetti per il Giglio come adesso e d’estate ci sono stati quelli per la Corsica.
Incredibile. Quante cose.
Sai che domani vado con mamma ad uno stabilimento balneare qua vicino? E’ bello grande.
Sai che agli inizi del secolo scorso, qua avevamo due stabilimenti balneari molto belli? Uno aveva addirittura un teatro all’aperto. Me lo raccontavano i miei nonni.
Questo è il posto più bello del mondo, non te lo dimenticare mai. Abbiamo l’oro tra le mani, basterebbe dargli una bella strofinata…

Hai ragione, me lo dice sempre anche il mio babbo che questo è il posto più bello del mondo. Quando sarò grande, voglio lavorare qua. farò qualcosa di bello. Andiamo a casa, mamma.

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sul “Palio Marinaro dell’Argentario” (clicca qui);
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